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Mentre strizza l’occhio alla grande
narrativa dell’Ottocento (Una
storia comune fu il romanzo d’esordio
di Gončarov), il titolo di
questo libro rimanda a qualcosa
di urgentemente contemporaneo:
il dibattito sui «common goods».
Perché anche la storia – intesa sia
quale scienza di un passato condiviso,
sia quale tecnica di una
memoria collettiva – deve essere
oggi ripensata e tutelata quale
«bene comune».
Ma per valere da bene comune,
deve essere sottratta a chi vuole
farne un bene indifferenziato: una
«narrazione» spendibile sul mercato
della creatività letteraria come
su quello della propaganda politica.
La storia è un bene troppo prezioso
per essere lasciato in pasto a
praticoni più o meno abili nella
contaminazione dei generi e a
liquidatori più o meno seduttivi di
ogni cultura dei «professoroni».
Che cosa resta, oggi, dell’illuminismo
retrospettivo perseguito dai
grandi maestri della storiografia
novecentesca? Quanta parte
delle nostre radici va ritrovata,
piuttosto che nel «secolo breve»,
in certe lunghe durate della storia
medievale o moderna? Come giustificare
la persistente centralità,
nell’uso pubblico della storia,
della catastrofe ebraica?
Una guida ragionata su alcune
domande di fondo della nostra
contemporaneità.
autore | Sergio Luzzatto |
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La casa editrice manifestolibri è stata fondata nel 1991 all’interno delle iniziative editoriali aggiuntive del quotidiano il manifesto.
Le sue pubblicazioni riguardano soprattutto tematiche di storia, politica, filosofia, antropologia, sociologia, ma anche occasionali incursioni nel fantastico con un catalogo che ha raggiunto la consistenza di circa 600 titoli negli anni 2010.
La distribuzione, sul territorio nazionale, è affidata alla Messaggerie Libri Spa, a cui si affianca un canale parallelo di vendita diretta che si serve della visibilità sulle pagine del quotidiano il manifesto e della partecipazioni a manifestazioni politiche e culturali.
Tra gli autori pubblicati figurano intellettuali come Toni Negri, Slavoj Žižek, John Holloway, Giovanni Arrighi, Immanuel Wallerstein, Augusto Illuminati, Stefano Petrucciani. Sono state pubblicate opere sia di collaboratori storici del quotidiano come Giuliana Sgrena, Luigi Pintor, Rossana Rossanda, Lucio Magri che di attuali collaboratori come Benedetto Vecchi, Simone Pieranni, Roberto Ciccarelli, Marco Bascetta, Tommaso Di Francesco.
La casa editrice manifestolibri è stata fondata nel 1991 all’interno delle iniziative editoriali aggiuntive del quotidiano il manifesto.
Le sue pubblicazioni riguardano soprattutto tematiche di storia, politica, filosofia, antropologia, sociologia, ma anche occasionali incursioni nel fantastico con un catalogo che ha raggiunto la consistenza di circa 600 titoli negli anni 2010.
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Tra gli autori pubblicati figurano intellettuali come Toni Negri, Slavoj Žižek, John Holloway, Giovanni Arrighi, Immanuel Wallerstein, Augusto Illuminati, Stefano Petrucciani. Sono state pubblicate opere sia di collaboratori storici del quotidiano come Giuliana Sgrena, Luigi Pintor, Rossana Rossanda, Lucio Magri che di attuali collaboratori come Benedetto Vecchi, Simone Pieranni, Roberto Ciccarelli, Marco Bascetta, Tommaso Di Francesco.