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Il feticismo è concetto – storico, coloniale, eurocentrico – nato dagli esploratori portoghesi per classificare alcuni oggetti che le popolazioni africane, definite “selvagge” e “idolatre”, consideravano sacri. Il feticismo è stato poi divulgato dagli illuministi, ripensato nelle prospettive marxiste (feticismo delle merci), freudiane (perversione dei corpi), fi no al senso comune (porno degli occhi). Per Canevacci bisogna andare oltre questa matrice colonialista per liberare le potenzialità immanenti a questo concetto che, paradossalmente, le culture digitali da tempo stanno utilizzando: arti, mode, corpi, design, cinema, pubblicità, bambole, performance, letterature, filosofie sono qui affrontate dallo sguardo etnografico. L’idea del meta-feticismo mira a liberare questo oltre, che le varie forme del potere classificatorio – coloniale, reificato, perverso, comune – continuano a riprodurre. Secondo l’autore, è quantomeno insufficiente l’idea filosofica classica di illuminare con la forza della ragione la “natura del feticismo” per dissolvere tutte le alienazioni. Da qui la scelta di un’antropologia non antropocentrica che mira a liberare il feticismo dalle sue incrostazioni regressive e a individuarne le potenzialità affermative oltre i dualismi oggetto/soggetto, natura/cultura, materiale/immateriale, corpo/tecnologia, sacro/religione.
ISBN | 9788872859742 |
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anno | 2022 |
autore | Massimo Canevacci |
sottotitolo | Un'etnografia esplorativa oltre la reificazione |
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La casa editrice manifestolibri è stata fondata nel 1991 all’interno delle iniziative editoriali aggiuntive del quotidiano il manifesto.
Le sue pubblicazioni riguardano soprattutto tematiche di storia, politica, filosofia, antropologia, sociologia, ma anche occasionali incursioni nel fantastico con un catalogo che ha raggiunto la consistenza di circa 600 titoli negli anni 2010.
La distribuzione, sul territorio nazionale, è affidata alla Messaggerie Libri Spa, a cui si affianca un canale parallelo di vendita diretta che si serve della visibilità sulle pagine del quotidiano il manifesto e della partecipazioni a manifestazioni politiche e culturali.
Tra gli autori pubblicati figurano intellettuali come Toni Negri, Slavoj Žižek, John Holloway, Giovanni Arrighi, Immanuel Wallerstein, Augusto Illuminati, Stefano Petrucciani. Sono state pubblicate opere sia di collaboratori storici del quotidiano come Giuliana Sgrena, Luigi Pintor, Rossana Rossanda, Lucio Magri che di attuali collaboratori come Benedetto Vecchi, Simone Pieranni, Roberto Ciccarelli, Marco Bascetta, Tommaso Di Francesco.
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