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Una lettura di Lelio La Porta che ringraziamo sul il manifesto dell’ultimo libro di
Alfonso Maurizio Iacono
Socrate a cavallo di un bastone
manifestolibri 2022
Il platonico mito della caverna è usato, nella didattica, per rendere comprensibile il processo che dalla pura conoscenza sensibile (le ombre proiettate sul fondo della caverna ritenute la realtà dal prigioniero incatenato che non può voltarsi per vedere la vera origine della luce) conduce alla conoscenza razionale, costituita dalle idee, alla quale si perviene attraverso un processo di liberazione dalle catene dell’apparenza; il prigioniero, liberatosi non si sa bene come, dai vincoli che lo costringevano con il volto rivolto al fondo della caverna, dopo un peregrinare riassumibile nel latino «per aspera ad astra», raggiunge la visione del sommo bene.
COMPITO ARDUO per l’uomo libero è tornare fra coloro che ancora sono prigionieri e raccontare che ha visto il bene ma a costo del superamento di molteplici difficoltà. Pur di rimanere nel loro stato servile, di ignoranza, gli incatenati non credono al racconto dell’uomo nuovo e quasi sono pronti ad eliminarlo.
Alfonso Maurizio Iacono, nel suo Socrate a cavallo di un bastone, I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità (manifestolibri, pp. 165, euro 16), commenta il mito platonico sostenendo che non è tanto la scoperta della luce del sole, il sommo bene, a costituire la verità dell’uomo liberato quanto l’aver fatto esperienza di un mondo diverso e di essere, perciò, in grado di «comparare due mondi». In lui, quindi, secondo Iacono, la consapevolezza di essere stato prigioniero deriva dalla scoperta di un mondo altro, ossia dall’acquisizione del fatto che quello in cui viveva da incatenato «riteneva essere l’unico mondo possibile».
IL MONDO ALTRO è il mondo intermedio, cioè il mondo diverso da quello in cui si vive e nasce dall’imitazione del mondo reale e, proprio in virtù di tale imitazione, da esso si differenzia. Si tratta della situazione paradigmaticamente evocata dal titolo del lavoro di Iacono. Socrate cavalca il bastone per far divertire i suoi bambini e non arrossisce di vergogna per il fatto di sperimentare un mondo altro rispetto al suo, appunto il mondo dei bambini. Questi ultimi, vedendo Socrate e consapevoli del fatto che non sta cavalcando un cavallo, bensì un bastone, che sostituisce il quadrupede, capiscono che, mettendosi d’accordo, il bastone può diventare un cavallo. Il filosofo ateniese si proietta nel mondo dei bambini imitando il mondo adulto.
COSA ACCADE dalla parte dei bambini? Prendendo come referente visivo un quadro di Welti (pittore svizzero morto nel 1912 e amico di Hermann Hesse), La casa dei sogni, in cui alla solitudine dei grandi fa da contrappeso il gioco dei bambini, Iacono sottolinea che la bambina che gioca con la bambola e il bambino che gioca con un cavallino di legno stanno apprendendo la costruzione di mondi intermedi. Il loro è un gioco di sostituzione: la bambina interpreta, imita, sostituisce il ruolo della mamma «stando al suo posto»; lo stesso fa il bambino sostituendo, imitando, interpretando il padre nel ruolo di cavaliere. Entrambi svolgono un apprendissaggio del mondo adulto trasformandolo mentre lo imitano. Eppure nella loro imitazione c’è la realtà del mondo adulto in quanto la bambina, pur restando bambina, «fa la mamma», e il bambino, imitando il padre a cavallo, non è un falso cavaliere, ma è un «attore che sta recitando».
Il viaggio a cui Iacono invita le lettrici e i lettori alla scoperta dei mondi intermedi, meglio ancora, del significato dei mondi intermedi per il gioco tocca diversi autori (oltre a Platone è centrale nell’elaborazione dell’autore la presenza di Bateson); eppure non sembri essere troppo peregrina l’idea che negli interstizi del ragionamento di Iacono ci sia una presenza molto più consistente di quanto possa apparire, quasi un convitato di pietra che si fa notare per il suo non detto: Pirandello. Il rapporto finzione-realtà, ricondotto al gioco, non ricorda lo stesso nesso centrale nell’opera del drammaturgo siciliano?
D’ALTRONDE proprio l’autore, in apertura del suo lavoro, fa riferimento al Premio Nobel del 1934 quando richiama l’affermazione secondo la quale «il comico è l’avvertenza del contrario». Inoltre, come faceva presente il Gramsci cronista teatrale, «c’è nelle sue commedie uno sforzo di pensiero astratto che tende a concretarsi sempre in rappresentazione»: è forse quello che accade quando chi cavalca il bastone sta mettendo in scena una pratica che rappresenta la realtà? Il gioco fra la finzione e la realtà nel mondo intermedio.
Alfonso Maurizio Iacono
Socrate a cavallo di un bastone
manifestolibri 2022
Il platonico mito della caverna è usato, nella didattica, per rendere comprensibile il processo che dalla pura conoscenza sensibile (le ombre proiettate sul fondo della caverna ritenute la realtà dal prigioniero incatenato che non può voltarsi per vedere la vera origine della luce) conduce alla conoscenza razionale, costituita dalle idee, alla quale si perviene attraverso un processo di liberazione dalle catene dell’apparenza; il prigioniero, liberatosi non si sa bene come, dai vincoli che lo costringevano con il volto rivolto al fondo della caverna, dopo un peregrinare riassumibile nel latino «per aspera ad astra», raggiunge la visione del sommo bene.
COMPITO ARDUO per l’uomo libero è tornare fra coloro che ancora sono prigionieri e raccontare che ha visto il bene ma a costo del superamento di molteplici difficoltà. Pur di rimanere nel loro stato servile, di ignoranza, gli incatenati non credono al racconto dell’uomo nuovo e quasi sono pronti ad eliminarlo.
Alfonso Maurizio Iacono, nel suo Socrate a cavallo di un bastone, I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità (manifestolibri, pp. 165, euro 16), commenta il mito platonico sostenendo che non è tanto la scoperta della luce del sole, il sommo bene, a costituire la verità dell’uomo liberato quanto l’aver fatto esperienza di un mondo diverso e di essere, perciò, in grado di «comparare due mondi». In lui, quindi, secondo Iacono, la consapevolezza di essere stato prigioniero deriva dalla scoperta di un mondo altro, ossia dall’acquisizione del fatto che quello in cui viveva da incatenato «riteneva essere l’unico mondo possibile».
IL MONDO ALTRO è il mondo intermedio, cioè il mondo diverso da quello in cui si vive e nasce dall’imitazione del mondo reale e, proprio in virtù di tale imitazione, da esso si differenzia. Si tratta della situazione paradigmaticamente evocata dal titolo del lavoro di Iacono. Socrate cavalca il bastone per far divertire i suoi bambini e non arrossisce di vergogna per il fatto di sperimentare un mondo altro rispetto al suo, appunto il mondo dei bambini. Questi ultimi, vedendo Socrate e consapevoli del fatto che non sta cavalcando un cavallo, bensì un bastone, che sostituisce il quadrupede, capiscono che, mettendosi d’accordo, il bastone può diventare un cavallo. Il filosofo ateniese si proietta nel mondo dei bambini imitando il mondo adulto.
COSA ACCADE dalla parte dei bambini? Prendendo come referente visivo un quadro di Welti (pittore svizzero morto nel 1912 e amico di Hermann Hesse), La casa dei sogni, in cui alla solitudine dei grandi fa da contrappeso il gioco dei bambini, Iacono sottolinea che la bambina che gioca con la bambola e il bambino che gioca con un cavallino di legno stanno apprendendo la costruzione di mondi intermedi. Il loro è un gioco di sostituzione: la bambina interpreta, imita, sostituisce il ruolo della mamma «stando al suo posto»; lo stesso fa il bambino sostituendo, imitando, interpretando il padre nel ruolo di cavaliere. Entrambi svolgono un apprendissaggio del mondo adulto trasformandolo mentre lo imitano. Eppure nella loro imitazione c’è la realtà del mondo adulto in quanto la bambina, pur restando bambina, «fa la mamma», e il bambino, imitando il padre a cavallo, non è un falso cavaliere, ma è un «attore che sta recitando».
Il viaggio a cui Iacono invita le lettrici e i lettori alla scoperta dei mondi intermedi, meglio ancora, del significato dei mondi intermedi per il gioco tocca diversi autori (oltre a Platone è centrale nell’elaborazione dell’autore la presenza di Bateson); eppure non sembri essere troppo peregrina l’idea che negli interstizi del ragionamento di Iacono ci sia una presenza molto più consistente di quanto possa apparire, quasi un convitato di pietra che si fa notare per il suo non detto: Pirandello. Il rapporto finzione-realtà, ricondotto al gioco, non ricorda lo stesso nesso centrale nell’opera del drammaturgo siciliano?
D’ALTRONDE proprio l’autore, in apertura del suo lavoro, fa riferimento al Premio Nobel del 1934 quando richiama l’affermazione secondo la quale «il comico è l’avvertenza del contrario». Inoltre, come faceva presente il Gramsci cronista teatrale, «c’è nelle sue commedie uno sforzo di pensiero astratto che tende a concretarsi sempre in rappresentazione»: è forse quello che accade quando chi cavalca il bastone sta mettendo in scena una pratica che rappresenta la realtà? Il gioco fra la finzione e la realtà nel mondo intermedio.
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Il 1 febbraio 1945 venne emanato il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 che conferiva il diritto di voto alle italiane che avessero almeno 21 anni.
Il decreto Bonomi tuttavia non faceva menzione dell'elettorato passivo: cioè della possibilità, per le donne, di essere votate. L'11 febbraio 1945 l'UDI (Unione donne italiane) compose un telegramma per Bonomi nel quale si richiedeva di sancire anche l'eleggibilità delle donne. Dovette trascorrere poco più di un anno prima che esse venissero accontentate e potessero godere dell'eleggibilità che veniva conferita alle italiane di almeno 25 anni dal decreto n. 74 datato 10 marzo 1946: da questa data in poi le donne potevano considerarsi cittadine con pieni diritti.
Il decreto Bonomi tuttavia non faceva menzione dell'elettorato passivo: cioè della possibilità, per le donne, di essere votate. L'11 febbraio 1945 l'UDI (Unione donne italiane) compose un telegramma per Bonomi nel quale si richiedeva di sancire anche l'eleggibilità delle donne. Dovette trascorrere poco più di un anno prima che esse venissero accontentate e potessero godere dell'eleggibilità che veniva conferita alle italiane di almeno 25 anni dal decreto n. 74 datato 10 marzo 1946: da questa data in poi le donne potevano considerarsi cittadine con pieni diritti.
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Maurizio A. Iacono
Socrate a cavallo di un bastone
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Il significato dei mondi intermedi per il gioco e la ricerca della verità
Il significato dei mondi intermedi per il gioco e la ricerca della verità
"Haus der Träume" (La casa dei sogni) di Albert Welti, 1897
SCAFFALE. «Socrate a cavallo di un bastone. I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità» di Alfonso Maurizio Iacono, per manifestolibri
Pubblicato 2 giorni fa
Edizione del 31 gennaio 2023
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Lelio La Porta
Il platonico mito della caverna è usato, nella didattica, per rendere comprensibile il processo che dalla pura conoscenza sensibile (le ombre proiettate sul fondo della caverna ritenute la realtà dal prigioniero incatenato che non può voltarsi per vedere la vera origine della luce) conduce alla conoscenza razionale, costituita dalle idee, alla quale si perviene attraverso un processo di liberazione dalle catene dell’apparenza; il prigioniero, liberatosi non si sa bene come, dai vincoli che lo costringevano con il volto rivolto al fondo della caverna, dopo un peregrinare riassumibile nel latino «per aspera ad astra», raggiunge la visione del sommo bene.
COMPITO ARDUO per l’uomo libero è tornare fra coloro che ancora sono prigionieri e raccontare che ha visto il bene ma a costo del superamento di molteplici difficoltà. Pur di rimanere nel loro stato servile, di ignoranza, gli incatenati non credono al racconto dell’uomo nuovo e quasi sono pronti ad eliminarlo.
Alfonso Maurizio Iacono, nel suo Socrate a cavallo di un bastone, I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità (manifestolibri, pp. 165, euro 16), commenta il mito platonico sostenendo che non è tanto la scoperta della luce del sole, il sommo bene, a costituire la verità dell’uomo liberato quanto l’aver fatto esperienza di un mondo diverso e di essere, perciò, in grado di «comparare due mondi». In lui, quindi, secondo Iacono, la consapevolezza di essere stato prigioniero deriva dalla scoperta di un mondo altro, ossia dall’acquisizione del fatto che quello in cui viveva da incatenato «riteneva essere l’unico mondo possibile».
IL MONDO ALTRO è il mondo intermedio, cioè il mondo diverso da quello in cui si vive e nasce dall’imitazione del mondo reale e, proprio in virtù di tale imitazione, da esso si differenzia. Si tratta della situazione paradigmaticamente evocata dal titolo del lavoro di Iacono. Socrate cavalca il bastone per far divertire i suoi bambini e non arrossisce di vergogna per il fatto di sperimentare un mondo altro rispetto al suo, appunto il mondo dei bambini. Questi ultimi, vedendo Socrate e consapevoli del fatto che non sta cavalcando un cavallo, bensì un bastone, che sostituisce il quadrupede, capiscono che, mettendosi d’accordo, il bastone può diventare un cavallo. Il filosofo ateniese si proietta nel mondo dei bambini imitando il mondo adulto.
COSA ACCADE dalla parte dei bambini? Prendendo come referente visivo un quadro di Welti (pittore svizzero morto nel 1912 e amico di Hermann Hesse), La casa dei sogni, in cui alla solitudine dei grandi fa da contrappeso il gioco dei bambini, Iacono sottolinea che la bambina che gioca con la bambola e il bambino che gioca con un cavallino di legno stanno apprendendo la costruzione di mondi intermedi. Il loro è un gioco di sostituzione: la bambina interpreta, imita, sostituisce il ruolo della mamma «stando al suo posto»; lo stesso fa il bambino sostituendo, imitando, interpretando il padre nel ruolo di cavaliere. Entrambi svolgono un apprendissaggio del mondo adulto trasformandolo mentre lo imitano. Eppure nella loro imitazione c’è la realtà del mondo adulto in quanto la bambina, pur restando bambina, «fa la mamma», e il bambino, imitando il padre a cavallo, non è un falso cavaliere, ma è un «attore che sta recitando».
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Maurizio A. Iacono
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Ucraina, Zelensky e la moglie su "Vogue": è polemica
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Domani è il compleanno di Augusto Illuminati
Da settembre in libreria qualcosa di bello su di lui 😀
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Con Repubblica nel 1976 inventó un giornale profondamente innovativo
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Scuola, i presidi vogliono il ritorno della mascherina: «Altrimenti aumentano i contagi»
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I giornali ci dicono che la Russia è in default tecnico
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J K Rowling beffata: a colloquio via Zoom con Zelensky, ma era un imitatore
Uno scherzo di cattivo gusto per la regina dell’editoria per giovani? Forse anche un modo per sdrammatizzare
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Ci siamo! Oggi alle 21 ci vediamo alla casa per parlare de “Le altre” di Rossana Rossanda coordinati da Maria Palazzesi
Intervengono Lidia Campagnano, Manuela Fraire e Alessandra Pigliaru
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Il 23 giugno, giovedì, alle h 21:00 alla Casa Internazionale delle Donne di Roma si svolgerà un incontro con Lidia Campagnano, Manuela Fraire, Alessandra Pigliaru per la restituzione di un percorso di incontri nell’ambito dell’iniziativa Herstory
#manifestolibri #incontro https://t.co/c2l3bq2hp9

Questo giovedì tutti alla Casa Internazionale delle Donne per “Le altre” di Rossana Rossandra
#manifestolibri #incontro #lealtre #consiglidilettura https://t.co/G9urSKiWC6

Pronti per questo coming soon?
Buon fine settimana
#nuoveuscite #manifestolibri #metafeticismo https://t.co/6vR3kk1ATJ

Domani non perdetevi la presentazione di “Vite lavorate” di Cristina Morini al Giardino dei Ciliegi di Firenze alle ore 18
In dialogo con Simona Bonsignori e Zoe Vicentini…
#manifestolibri #vitelavorate #incontro #consiglidilettura
https://t.co/6uMc2Dq85F
“Nel 2050 il rischio di mortalità nelle città di Roma e Milano sarà aumentato dell’8% e del 6%”
Lo afferma uno studio Ene
Il tema è “caldo”… fatti una culltura leggendo “Eco-logiche” che puoi ordinare dal sito: https://t.co/u9JyNyLlti
#manifestolibri #emissioniinquinamento https://t.co/6wE4L32pB1

Quorum del referendum lontanissimo dall’essere raggiunto…
Speriamo che anche grazie alla nostra collana #raccontatiaragazzeeragazzi le nuove generazioni facciano meglio di così
Scoprila sul sito
#manifestolibri #referendumgiustizia #consiglidilettura https://t.co/bnXrkt4dkD

Ci vediamo domenica a Feminism - Fiera dell'editoria delle donne con la presentazione di “Vite salvate” di Cristina Morini alle 18 presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma
#manifestolibri #vitesalvate #incontri #consiglidilettura
https://t.co/a2QK38L6i3
Superati i 100 giorni di guerra, ripartiamo da questo scatto già diventato di culto
Contro “Putin il neozar” un rosso passione dei giovani da cui tutto ripartirà
#manifestolibri #putinilneozar #libro #consiglidilettura https://t.co/tolb3tAHyu

Oggi è la Giornata degli Oceani (di plastica): “quello che rilasciamo nel mare ce lo ritroviamo nel piatto”
Un’occasione per leggere il nostro “Eco-Logiche”
Ordina il libro dal sito qui: https://t.co/u9JyNyLlti
#manifestolibri #giornatadeglioceani #ecologiche https://t.co/XCPSQW5Nr6

Propaganda filorussa, al Copasir segnalata una lista di 20 nomi attivi nei media italiani
Una ragione in più per contrastare con la cultura chi ti puoi fare leggendo il libro “Putin il neozar”
#manifestolibri #putinilneozar #libro #consiglidilettura https://t.co/NTk0Axkd36

Classe obbligata a cantare l’inno della Roma? Ecco com’è nata la falsa notizia
Informazione con la nostra collana #Raccontatiaragazzeeragazzi
#manifestolibri #fakenews #consiglidilettura #libri
https://t.co/ssgiwkQUZS
Putin ha il cancro? Molte voci lo confermerebbero
Sarà questo il più grande nemico di “Putin il neozar”?
Ordina il libro dal sito
#manifestolibri #putincancro #putinilneozar #consiglidilettura https://t.co/5Y9Htp1aOK

Al via il Pride Month: celebriamo il mese dedicato all’orgoglio Lgbtq+
Scopri i titoli delle collana #raccontataaragazzeeragazzi per creare una nuova comunità di giovani colti e liberi
#manifestolibri #pridemonth #orgogliolgbtq+ https://t.co/7biJ5lgmt7

Una bella video-intervista di “Socrate a cavallo di un bastone”
Ordina il libro dal sito
#manifestolibri #socrateacavallodiunbastone #consiglidilettura
https://t.co/obzj7oHpHV
Sciopero della scuola, manifestazioni e sit-in di prof in tutta Italia
Ci vogliono più diritti per gli insegnanti e più qualità per gli studenti
Puntiamo sulla cultura con la nostra collana #raccontatiaragazzeeragazzi
#manifestolibri #scioperaoscuola #consiglidilettura https://t.co/itGjoQkDz0

Il coach che si rifiuta di parlare di basket dopo la strage di Uvalde: «Quando faremo qualcosa per le armi?»
Finalmente le coscienze iniziano a scuotersi. Noi proviamo a farlo dalla tenera età con la collana #raccontatiaragazzeeragazzi
Scoprila sul sito
#manifestolibri https://t.co/jAc5SHtROZ

Strage in Texas, i post del killer su Facebook prima della sparatoria: «Sto per sparare in una scuola»
Contro la violenza noi crediamo che valga la cultura de #raccontatiaragazzeragazzi
#manifestolibri #stragetexas #violenza #cultura
https://t.co/rnEvMUccd3
«C’è un accordo per i soldati del Battaglione Azov arresisi a Mariupol. Coinvolta anche l’Onu»
Svolta? Intanto scopri “Putin il neozar”
Ordina il libro sul sito
#manifestolibri #battaglioneazov #putinilneozar #consiglidilettura https://t.co/lVjb4zi3Ci

È ufficiale l’uscita della versione slovena di “Donne e confini” della nostra Marta Verginella
Ordina il libro dal sito
#manifestolibri #donneeconfini #martaverginella #consiglidilettura
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Domani tutti a Milano per parlare di “Vite lavorate”
Tutte le info nell’evento in calce
Ordina il libro dal nostro sito
#manifestolibri #vitelavorate #libro #consiglidilettura
https://t.co/Cr36LkWdqV
Mezza Italia sotto attacco Killnet ma i ragazzi di Anonymous Italia ci proteggeranno
Perché i giovani salveranno noi… investiamo nella collana “Raccontati a ragazze e ragazzi”
#killnet #raccontatiaragazzeeragazzi #anonymousitalia
https://t.co/oFeB9mF335
Sanna Marin, giovane e preparata… una speranza per il futuro della vecchia Europa?
Noi crediamo nel futuro dei giovani da sempre come dimostra la nostra collana #Raccontatiaragazzeeragazzi
Scoprila sul nostro sito
#manifestolibri #sannamarin #consiglidilettura https://t.co/0BgMEnDEsF

Dentro la storia e la memoria pubblica di una insurrezione…
Un bell’articolo del Manifesto in cui si parla del nostro “La Comune di Parigi del 1871”
Ordina il libro dal sito
#manifestolibri #lacomubediparigidel1871 #consiglidilettura
https://t.co/aAps6ackfN

BOOK FAIR
Collana Spazio Marx
La Collana “Spazio Marx” nasce dalla collaborazione tra la manifestolibri e l’associazione che reca lo stesso nome e che ha iniziato le sue attività nel 2018, in occasione del bicentenario della nascita di Karl Marx. La finalità della collana, diretta da Luca Basso, Giorgio Cesarale, Vittorio Morfino e Stefano Petrucciani[...]"
Giovedì 18 novembre 2021 ore 19.00-su questo link
Collana Spazio Marx
La Collana “Spazio Marx” nasce dalla collaborazione tra la manifestolibri e l’associazione che reca lo stesso nome e che ha iniziato le sue attività nel 2018, in occasione del bicentenario della nascita di Karl Marx. La finalità della collana, diretta da Luca Basso, Giorgio Cesarale, Vittorio Morfino e Stefano Petrucciani[...]"
Giovedì 18 novembre 2021 ore 19.00-su questo link
PRESENTAZIONE ONLINE
L’11 SETTEMBRE, LA WAR ON TERROR, LA CACCIA AI VIRUS
IDA DOMINIJANNI 2001. UN ARCHIVIO L’11 settembre, la war on terror, la caccia ai virus L’autrice, Ida DOMINIJANNI, è un’amica e collega, ma soprattutto una filosofa, femminista, notista politica ed esperta di Usa che è stata per anni responsabile delle pagine culturali e editorialista del manifesto e ora tra le[...]"
Mercoledì 17 novembre 2021 ore 15.30-su questo link
L’11 SETTEMBRE, LA WAR ON TERROR, LA CACCIA AI VIRUS
IDA DOMINIJANNI 2001. UN ARCHIVIO L’11 settembre, la war on terror, la caccia ai virus L’autrice, Ida DOMINIJANNI, è un’amica e collega, ma soprattutto una filosofa, femminista, notista politica ed esperta di Usa che è stata per anni responsabile delle pagine culturali e editorialista del manifesto e ora tra le[...]"
Mercoledì 17 novembre 2021 ore 15.30-su questo link


BOOK FAIR
LE ALTRE di Rossana Rossanda
Conversazioni a Radiotre sui rapporti tra donne e politica, libertà, fraternità, uguaglianza, democrazia, fascismo, resistenza, stato, partito, rivoluzione, femminismo Presentazione di Lidia Campagnano “Così è successo che dal novembre del 1978 al febbraio del 1979 ho parlato da Radiotre tutti i martedì alle dieci, non senza affanno e con molte[...]"
Martedì 16 novembre 2021 ore 16.00-su questo link
LE ALTRE di Rossana Rossanda
Conversazioni a Radiotre sui rapporti tra donne e politica, libertà, fraternità, uguaglianza, democrazia, fascismo, resistenza, stato, partito, rivoluzione, femminismo Presentazione di Lidia Campagnano “Così è successo che dal novembre del 1978 al febbraio del 1979 ho parlato da Radiotre tutti i martedì alle dieci, non senza affanno e con molte[...]"
Martedì 16 novembre 2021 ore 16.00-su questo link
Manifestolibri
In questi casi, generalmente significa che il proprietario ha condiviso il contenuto solo con un gruppo ristretto di persone, ha modificato chi può vederlo oppure lo ha eliminato.
Manifestolibri
Una lettura di Lelio La Porta che ringraziamo sul il manifesto dell’ultimo libro di
Alfonso Maurizio Iacono
Socrate a cavallo di un bastone
manifestolibri 2022
Il platonico mito della caverna è usato, nella didattica, per rendere comprensibile il processo che dalla pura conoscenza sensibile (le ombre proiettate sul fondo della caverna ritenute la realtà dal prigioniero incatenato che non può voltarsi per vedere la vera origine della luce) conduce alla conoscenza razionale, costituita dalle idee, alla quale si perviene attraverso un processo di liberazione dalle catene dell’apparenza; il prigioniero, liberatosi non si sa bene come, dai vincoli che lo costringevano con il volto rivolto al fondo della caverna, dopo un peregrinare riassumibile nel latino «per aspera ad astra», raggiunge la visione del sommo bene.
COMPITO ARDUO per l’uomo libero è tornare fra coloro che ancora sono prigionieri e raccontare che ha visto il bene ma a costo del superamento di molteplici difficoltà. Pur di rimanere nel loro stato servile, di ignoranza, gli incatenati non credono al racconto dell’uomo nuovo e quasi sono pronti ad eliminarlo.
Alfonso Maurizio Iacono, nel suo Socrate a cavallo di un bastone, I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità (manifestolibri, pp. 165, euro 16), commenta il mito platonico sostenendo che non è tanto la scoperta della luce del sole, il sommo bene, a costituire la verità dell’uomo liberato quanto l’aver fatto esperienza di un mondo diverso e di essere, perciò, in grado di «comparare due mondi». In lui, quindi, secondo Iacono, la consapevolezza di essere stato prigioniero deriva dalla scoperta di un mondo altro, ossia dall’acquisizione del fatto che quello in cui viveva da incatenato «riteneva essere l’unico mondo possibile».
IL MONDO ALTRO è il mondo intermedio, cioè il mondo diverso da quello in cui si vive e nasce dall’imitazione del mondo reale e, proprio in virtù di tale imitazione, da esso si differenzia. Si tratta della situazione paradigmaticamente evocata dal titolo del lavoro di Iacono. Socrate cavalca il bastone per far divertire i suoi bambini e non arrossisce di vergogna per il fatto di sperimentare un mondo altro rispetto al suo, appunto il mondo dei bambini. Questi ultimi, vedendo Socrate e consapevoli del fatto che non sta cavalcando un cavallo, bensì un bastone, che sostituisce il quadrupede, capiscono che, mettendosi d’accordo, il bastone può diventare un cavallo. Il filosofo ateniese si proietta nel mondo dei bambini imitando il mondo adulto.
COSA ACCADE dalla parte dei bambini? Prendendo come referente visivo un quadro di Welti (pittore svizzero morto nel 1912 e amico di Hermann Hesse), La casa dei sogni, in cui alla solitudine dei grandi fa da contrappeso il gioco dei bambini, Iacono sottolinea che la bambina che gioca con la bambola e il bambino che gioca con un cavallino di legno stanno apprendendo la costruzione di mondi intermedi. Il loro è un gioco di sostituzione: la bambina interpreta, imita, sostituisce il ruolo della mamma «stando al suo posto»; lo stesso fa il bambino sostituendo, imitando, interpretando il padre nel ruolo di cavaliere. Entrambi svolgono un apprendissaggio del mondo adulto trasformandolo mentre lo imitano. Eppure nella loro imitazione c’è la realtà del mondo adulto in quanto la bambina, pur restando bambina, «fa la mamma», e il bambino, imitando il padre a cavallo, non è un falso cavaliere, ma è un «attore che sta recitando».
Il viaggio a cui Iacono invita le lettrici e i lettori alla scoperta dei mondi intermedi, meglio ancora, del significato dei mondi intermedi per il gioco tocca diversi autori (oltre a Platone è centrale nell’elaborazione dell’autore la presenza di Bateson); eppure non sembri essere troppo peregrina l’idea che negli interstizi del ragionamento di Iacono ci sia una presenza molto più consistente di quanto possa apparire, quasi un convitato di pietra che si fa notare per il suo non detto: Pirandello. Il rapporto finzione-realtà, ricondotto al gioco, non ricorda lo stesso nesso centrale nell’opera del drammaturgo siciliano?
D’ALTRONDE proprio l’autore, in apertura del suo lavoro, fa riferimento al Premio Nobel del 1934 quando richiama l’affermazione secondo la quale «il comico è l’avvertenza del contrario». Inoltre, come faceva presente il Gramsci cronista teatrale, «c’è nelle sue commedie uno sforzo di pensiero astratto che tende a concretarsi sempre in rappresentazione»: è forse quello che accade quando chi cavalca il bastone sta mettendo in scena una pratica che rappresenta la realtà? Il gioco fra la finzione e la realtà nel mondo intermedio.
Alfonso Maurizio Iacono
Socrate a cavallo di un bastone
manifestolibri 2022
Il platonico mito della caverna è usato, nella didattica, per rendere comprensibile il processo che dalla pura conoscenza sensibile (le ombre proiettate sul fondo della caverna ritenute la realtà dal prigioniero incatenato che non può voltarsi per vedere la vera origine della luce) conduce alla conoscenza razionale, costituita dalle idee, alla quale si perviene attraverso un processo di liberazione dalle catene dell’apparenza; il prigioniero, liberatosi non si sa bene come, dai vincoli che lo costringevano con il volto rivolto al fondo della caverna, dopo un peregrinare riassumibile nel latino «per aspera ad astra», raggiunge la visione del sommo bene.
COMPITO ARDUO per l’uomo libero è tornare fra coloro che ancora sono prigionieri e raccontare che ha visto il bene ma a costo del superamento di molteplici difficoltà. Pur di rimanere nel loro stato servile, di ignoranza, gli incatenati non credono al racconto dell’uomo nuovo e quasi sono pronti ad eliminarlo.
Alfonso Maurizio Iacono, nel suo Socrate a cavallo di un bastone, I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità (manifestolibri, pp. 165, euro 16), commenta il mito platonico sostenendo che non è tanto la scoperta della luce del sole, il sommo bene, a costituire la verità dell’uomo liberato quanto l’aver fatto esperienza di un mondo diverso e di essere, perciò, in grado di «comparare due mondi». In lui, quindi, secondo Iacono, la consapevolezza di essere stato prigioniero deriva dalla scoperta di un mondo altro, ossia dall’acquisizione del fatto che quello in cui viveva da incatenato «riteneva essere l’unico mondo possibile».
IL MONDO ALTRO è il mondo intermedio, cioè il mondo diverso da quello in cui si vive e nasce dall’imitazione del mondo reale e, proprio in virtù di tale imitazione, da esso si differenzia. Si tratta della situazione paradigmaticamente evocata dal titolo del lavoro di Iacono. Socrate cavalca il bastone per far divertire i suoi bambini e non arrossisce di vergogna per il fatto di sperimentare un mondo altro rispetto al suo, appunto il mondo dei bambini. Questi ultimi, vedendo Socrate e consapevoli del fatto che non sta cavalcando un cavallo, bensì un bastone, che sostituisce il quadrupede, capiscono che, mettendosi d’accordo, il bastone può diventare un cavallo. Il filosofo ateniese si proietta nel mondo dei bambini imitando il mondo adulto.
COSA ACCADE dalla parte dei bambini? Prendendo come referente visivo un quadro di Welti (pittore svizzero morto nel 1912 e amico di Hermann Hesse), La casa dei sogni, in cui alla solitudine dei grandi fa da contrappeso il gioco dei bambini, Iacono sottolinea che la bambina che gioca con la bambola e il bambino che gioca con un cavallino di legno stanno apprendendo la costruzione di mondi intermedi. Il loro è un gioco di sostituzione: la bambina interpreta, imita, sostituisce il ruolo della mamma «stando al suo posto»; lo stesso fa il bambino sostituendo, imitando, interpretando il padre nel ruolo di cavaliere. Entrambi svolgono un apprendissaggio del mondo adulto trasformandolo mentre lo imitano. Eppure nella loro imitazione c’è la realtà del mondo adulto in quanto la bambina, pur restando bambina, «fa la mamma», e il bambino, imitando il padre a cavallo, non è un falso cavaliere, ma è un «attore che sta recitando».
Il viaggio a cui Iacono invita le lettrici e i lettori alla scoperta dei mondi intermedi, meglio ancora, del significato dei mondi intermedi per il gioco tocca diversi autori (oltre a Platone è centrale nell’elaborazione dell’autore la presenza di Bateson); eppure non sembri essere troppo peregrina l’idea che negli interstizi del ragionamento di Iacono ci sia una presenza molto più consistente di quanto possa apparire, quasi un convitato di pietra che si fa notare per il suo non detto: Pirandello. Il rapporto finzione-realtà, ricondotto al gioco, non ricorda lo stesso nesso centrale nell’opera del drammaturgo siciliano?
D’ALTRONDE proprio l’autore, in apertura del suo lavoro, fa riferimento al Premio Nobel del 1934 quando richiama l’affermazione secondo la quale «il comico è l’avvertenza del contrario». Inoltre, come faceva presente il Gramsci cronista teatrale, «c’è nelle sue commedie uno sforzo di pensiero astratto che tende a concretarsi sempre in rappresentazione»: è forse quello che accade quando chi cavalca il bastone sta mettendo in scena una pratica che rappresenta la realtà? Il gioco fra la finzione e la realtà nel mondo intermedio.
Manifestolibri
Il 1 febbraio 1945 venne emanato il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 che conferiva il diritto di voto alle italiane che avessero almeno 21 anni.
Il decreto Bonomi tuttavia non faceva menzione dell'elettorato passivo: cioè della possibilità, per le donne, di essere votate. L'11 febbraio 1945 l'UDI (Unione donne italiane) compose un telegramma per Bonomi nel quale si richiedeva di sancire anche l'eleggibilità delle donne. Dovette trascorrere poco più di un anno prima che esse venissero accontentate e potessero godere dell'eleggibilità che veniva conferita alle italiane di almeno 25 anni dal decreto n. 74 datato 10 marzo 1946: da questa data in poi le donne potevano considerarsi cittadine con pieni diritti.
Il decreto Bonomi tuttavia non faceva menzione dell'elettorato passivo: cioè della possibilità, per le donne, di essere votate. L'11 febbraio 1945 l'UDI (Unione donne italiane) compose un telegramma per Bonomi nel quale si richiedeva di sancire anche l'eleggibilità delle donne. Dovette trascorrere poco più di un anno prima che esse venissero accontentate e potessero godere dell'eleggibilità che veniva conferita alle italiane di almeno 25 anni dal decreto n. 74 datato 10 marzo 1946: da questa data in poi le donne potevano considerarsi cittadine con pieni diritti.
Manifestolibri
Lelio La Porta su
Maurizio A. Iacono
Socrate a cavallo di un bastone
manifestolibri 2022
Il significato dei mondi intermedi per il gioco e la ricerca della verità
Il significato dei mondi intermedi per il gioco e la ricerca della verità
"Haus der Träume" (La casa dei sogni) di Albert Welti, 1897
SCAFFALE. «Socrate a cavallo di un bastone. I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità» di Alfonso Maurizio Iacono, per manifestolibri
Pubblicato 2 giorni fa
Edizione del 31 gennaio 2023
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Lelio La Porta
Il platonico mito della caverna è usato, nella didattica, per rendere comprensibile il processo che dalla pura conoscenza sensibile (le ombre proiettate sul fondo della caverna ritenute la realtà dal prigioniero incatenato che non può voltarsi per vedere la vera origine della luce) conduce alla conoscenza razionale, costituita dalle idee, alla quale si perviene attraverso un processo di liberazione dalle catene dell’apparenza; il prigioniero, liberatosi non si sa bene come, dai vincoli che lo costringevano con il volto rivolto al fondo della caverna, dopo un peregrinare riassumibile nel latino «per aspera ad astra», raggiunge la visione del sommo bene.
COMPITO ARDUO per l’uomo libero è tornare fra coloro che ancora sono prigionieri e raccontare che ha visto il bene ma a costo del superamento di molteplici difficoltà. Pur di rimanere nel loro stato servile, di ignoranza, gli incatenati non credono al racconto dell’uomo nuovo e quasi sono pronti ad eliminarlo.
Alfonso Maurizio Iacono, nel suo Socrate a cavallo di un bastone, I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità (manifestolibri, pp. 165, euro 16), commenta il mito platonico sostenendo che non è tanto la scoperta della luce del sole, il sommo bene, a costituire la verità dell’uomo liberato quanto l’aver fatto esperienza di un mondo diverso e di essere, perciò, in grado di «comparare due mondi». In lui, quindi, secondo Iacono, la consapevolezza di essere stato prigioniero deriva dalla scoperta di un mondo altro, ossia dall’acquisizione del fatto che quello in cui viveva da incatenato «riteneva essere l’unico mondo possibile».
IL MONDO ALTRO è il mondo intermedio, cioè il mondo diverso da quello in cui si vive e nasce dall’imitazione del mondo reale e, proprio in virtù di tale imitazione, da esso si differenzia. Si tratta della situazione paradigmaticamente evocata dal titolo del lavoro di Iacono. Socrate cavalca il bastone per far divertire i suoi bambini e non arrossisce di vergogna per il fatto di sperimentare un mondo altro rispetto al suo, appunto il mondo dei bambini. Questi ultimi, vedendo Socrate e consapevoli del fatto che non sta cavalcando un cavallo, bensì un bastone, che sostituisce il quadrupede, capiscono che, mettendosi d’accordo, il bastone può diventare un cavallo. Il filosofo ateniese si proietta nel mondo dei bambini imitando il mondo adulto.
COSA ACCADE dalla parte dei bambini? Prendendo come referente visivo un quadro di Welti (pittore svizzero morto nel 1912 e amico di Hermann Hesse), La casa dei sogni, in cui alla solitudine dei grandi fa da contrappeso il gioco dei bambini, Iacono sottolinea che la bambina che gioca con la bambola e il bambino che gioca con un cavallino di legno stanno apprendendo la costruzione di mondi intermedi. Il loro è un gioco di sostituzione: la bambina interpreta, imita, sostituisce il ruolo della mamma «stando al suo posto»; lo stesso fa il bambino sostituendo, imitando, interpretando il padre nel ruolo di cavaliere. Entrambi svolgono un apprendissaggio del mondo adulto trasformandolo mentre lo imitano. Eppure nella loro imitazione c’è la realtà del mondo adulto in quanto la bambina, pur restando bambina, «fa la mamma», e il bambino, imitando il padre a cavallo, non è un falso cavaliere, ma è un «attore che sta recitando».
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D’ALTRONDE proprio l’autore, in apertura del suo lavoro, fa riferimento al Premio Nobel del 1934 quando richiama l’affermazione secondo la quale «il comico è l’avvertenza del contrario». Inoltre, come faceva presente il Gramsci cronista teatrale, «c’è nelle sue commedie uno sforzo di pensiero astratto che tende a concretarsi sempre in rappresentazione»: è forse quello che accade quando chi cavalca il bastone sta mettendo in scena una pratica che rappresenta la realtà? Il gioco fra la finzione e la realtà nel mondo intermedio.
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Maurizio A. Iacono
Socrate a cavallo di un bastone
manifestolibri 2022
Il significato dei mondi intermedi per il gioco e la ricerca della verità
Il significato dei mondi intermedi per il gioco e la ricerca della verità
"Haus der Träume" (La casa dei sogni) di Albert Welti, 1897
SCAFFALE. «Socrate a cavallo di un bastone. I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità» di Alfonso Maurizio Iacono, per manifestolibri
Pubblicato 2 giorni fa
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Alfonso Maurizio Iacono, nel suo Socrate a cavallo di un bastone, I bambini, il gioco, i mondi intermedi e la messa in scena come pratica della verità (manifestolibri, pp. 165, euro 16), commenta il mito platonico sostenendo che non è tanto la scoperta della luce del sole, il sommo bene, a costituire la verità dell’uomo liberato quanto l’aver fatto esperienza di un mondo diverso e di essere, perciò, in grado di «comparare due mondi». In lui, quindi, secondo Iacono, la consapevolezza di essere stato prigioniero deriva dalla scoperta di un mondo altro, ossia dall’acquisizione del fatto che quello in cui viveva da incatenato «riteneva essere l’unico mondo possibile».
IL MONDO ALTRO è il mondo intermedio, cioè il mondo diverso da quello in cui si vive e nasce dall’imitazione del mondo reale e, proprio in virtù di tale imitazione, da esso si differenzia. Si tratta della situazione paradigmaticamente evocata dal titolo del lavoro di Iacono. Socrate cavalca il bastone per far divertire i suoi bambini e non arrossisce di vergogna per il fatto di sperimentare un mondo altro rispetto al suo, appunto il mondo dei bambini. Questi ultimi, vedendo Socrate e consapevoli del fatto che non sta cavalcando un cavallo, bensì un bastone, che sostituisce il quadrupede, capiscono che, mettendosi d’accordo, il bastone può diventare un cavallo. Il filosofo ateniese si proietta nel mondo dei bambini imitando il mondo adulto.
COSA ACCADE dalla parte dei bambini? Prendendo come referente visivo un quadro di Welti (pittore svizzero morto nel 1912 e amico di Hermann Hesse), La casa dei sogni, in cui alla solitudine dei grandi fa da contrappeso il gioco dei bambini, Iacono sottolinea che la bambina che gioca con la bambola e il bambino che gioca con un cavallino di legno stanno apprendendo la costruzione di mondi intermedi. Il loro è un gioco di sostituzione: la bambina interpreta, imita, sostituisce il ruolo della mamma «stando al suo posto»; lo stesso fa il bambino sostituendo, imitando, interpretando il padre nel ruolo di cavaliere. Entrambi svolgono un apprendissaggio del mondo adulto trasformandolo mentre lo imitano. Eppure nella loro imitazione c’è la realtà del mondo adulto in quanto la bambina, pur restando bambina, «fa la mamma», e il bambino, imitando il padre a cavallo, non è un falso cavaliere, ma è un «attore che sta recitando».
Il viaggio a cui Iacono invita le lettrici e i lettori alla scoperta dei mondi intermedi, meglio ancora, del significato dei mondi intermedi per il gioco tocca diversi autori (oltre a Platone è centrale nell’elaborazione dell’autore la presenza di Bateson); eppure non sembri essere troppo peregrina l’idea che negli interstizi del ragionamento di Iacono ci sia una presenza molto più consistente di quanto possa apparire, quasi un convitato di pietra che si fa notare per il suo non detto: Pirandello. Il rapporto finzione-realtà, ricondotto al gioco, non ricorda lo stesso nesso centrale nell’opera del drammaturgo siciliano?
D’ALTRONDE proprio l’autore, in apertura del suo lavoro, fa riferimento al Premio Nobel del 1934 quando richiama l’affermazione secondo la quale «il comico è l’avvertenza del contrario». Inoltre, come faceva presente il Gramsci cronista teatrale, «c’è nelle sue commedie uno sforzo di pensiero astratto che tende a concretarsi sempre in rappresentazione»: è forse quello che accade quando chi cavalca il bastone sta mettendo in scena una pratica che rappresenta la realtà? Il gioco fra la finzione e la realtà nel mondo intermedio.
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Mosca abbandona i cadaveri dei soldati e non risarcisce le famiglie
Ancora presunti orrori per “Putin il neozar”
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Ucraina, Zelensky e la moglie su "Vogue": è polemica
Chissà che cosa ne pensa “Putin il neozar”
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Arriva la Cassa Integrazione per il caldo: stop al lavoro se si superano i 35 gradi
Rinfrescati le giornate leggendo qualcosa dal nostro catalogo che trovi sul sito
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Leggere è la migliore difesa contro questa malattia che colpisce sempre più persone sopra i 50 anni (e non è l’ignoranza)
Leggi il nostro catalogo, lo trovi sul nostro sito
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Il linguista Luca Serianni è morto, ma le sue lezioni così amate dagli studenti non finiranno mai
E’ il bello della cultura… che contribuiamo a fare nel nostro piccolo
Scopri il nostro catalogo online sul sito
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BOOK FAIR
Collana Spazio Marx
La Collana “Spazio Marx” nasce dalla collaborazione tra la manifestolibri e l’associazione che reca lo stesso nome e che ha iniziato le sue attività nel 2018, in occasione del bicentenario della nascita di Karl Marx. La finalità della collana, diretta da Luca Basso, Giorgio Cesarale, Vittorio Morfino e Stefano Petrucciani[...]"
Giovedì 18 novembre 2021 ore 19.00-su questo link
Collana Spazio Marx
La Collana “Spazio Marx” nasce dalla collaborazione tra la manifestolibri e l’associazione che reca lo stesso nome e che ha iniziato le sue attività nel 2018, in occasione del bicentenario della nascita di Karl Marx. La finalità della collana, diretta da Luca Basso, Giorgio Cesarale, Vittorio Morfino e Stefano Petrucciani[...]"
Giovedì 18 novembre 2021 ore 19.00-su questo link

PRESENTAZIONE ONLINE
L’11 SETTEMBRE, LA WAR ON TERROR, LA CACCIA AI VIRUS
IDA DOMINIJANNI 2001. UN ARCHIVIO L’11 settembre, la war on terror, la caccia ai virus L’autrice, Ida DOMINIJANNI, è un’amica e collega, ma soprattutto una filosofa, femminista, notista politica ed esperta di Usa che è stata per anni responsabile delle pagine culturali e editorialista del manifesto e ora tra le[...]"
Mercoledì 17 novembre 2021 ore 15.30-su questo link
L’11 SETTEMBRE, LA WAR ON TERROR, LA CACCIA AI VIRUS
IDA DOMINIJANNI 2001. UN ARCHIVIO L’11 settembre, la war on terror, la caccia ai virus L’autrice, Ida DOMINIJANNI, è un’amica e collega, ma soprattutto una filosofa, femminista, notista politica ed esperta di Usa che è stata per anni responsabile delle pagine culturali e editorialista del manifesto e ora tra le[...]"
Mercoledì 17 novembre 2021 ore 15.30-su questo link

BOOK FAIR
LE ALTRE di Rossana Rossanda
Conversazioni a Radiotre sui rapporti tra donne e politica, libertà, fraternità, uguaglianza, democrazia, fascismo, resistenza, stato, partito, rivoluzione, femminismo Presentazione di Lidia Campagnano “Così è successo che dal novembre del 1978 al febbraio del 1979 ho parlato da Radiotre tutti i martedì alle dieci, non senza affanno e con molte[...]"
Martedì 16 novembre 2021 ore 16.00-su questo link
LE ALTRE di Rossana Rossanda
Conversazioni a Radiotre sui rapporti tra donne e politica, libertà, fraternità, uguaglianza, democrazia, fascismo, resistenza, stato, partito, rivoluzione, femminismo Presentazione di Lidia Campagnano “Così è successo che dal novembre del 1978 al febbraio del 1979 ho parlato da Radiotre tutti i martedì alle dieci, non senza affanno e con molte[...]"
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